I fotografi sono artisti, sognatori, visionari, ma sopratutto sono persone, che con la fotografia cercano di comunicare al mondo le loro emozioni. E questo è il Nostro circolo: un gruppo di Amici che amano fotografare.
 
Attenti a quei due

Attenti a quei due

Attenti a quei due è stata una fortunata serie televisiva in onda negli anni 70 con Tony Curtis e Roger Moore caratterizzata dalla forte diversità dei due personaggi, amici impegnati in divertenti avventure e sostanzialmente improntato su uno scanzonato antagonismo e a un’amabile presa in giro reciproca.
Ieri sera (6 novembre) al circolo “i quei due” sono stati Salvatore Matarazzo e Mario Mencacci. Ne è venuta fuori una serata dinamica e vivace, con i due autori che ci hanno intrattenuto e deliziato con la proiezione di alcuni loro lavori, uno di questi in anteprima, che hanno incuriosito (e spero ispirato) i numerosi presenti in sala. Se li avessimo contati tutti avremmo scoperto che erano 38. E infatti l’atmosfera è stata febbricitante con tanti momenti WOW! e numerose domande alle quale i due autori non si sono sottratti rispondendo a tutti e raccontando alcuni aneddoti davvero bizzarri. Bello. Applausi.
E’ stata non solo la qualità delle immagini mostrate che hanno dato forza alla serata, ma anche la diversità di approccio dei due fotografi. Mi trova d’accordo Salvatore quando parlando al termine della serata dice che i due approcci si sostengono, nessuno prevarica l’altro.
E allora cosa è la street? La street è una visione del fotografo, è aspettare 30 minuti a faccia in su sotto un campanile nella speranza che due piccioni passino li proprio dove vuoi te (e ancora si lavorava a pellicola), è essere fermati dalla polizia ma continuare a portare avanti il tuo progetto perché credi in quello che fai e sai che non stai facendo nulla ma proprio nulla di male, è essere inseguiti da un bagnino, è arrivare a fine di quel progetto soddisfatti e avere già in mente il prossimo, è ribaltare Nitram Rrap portando la tua visione su delle spiagge, è ricercare le atmosfere esaltandole con il bianconero, è far ridere con accostamenti curiosi, è mostrare la tua città come nessuno la (ri)conosce, è essere diretto alle persone fotografando le grottesche caricature, è approcciarsi in modo più classico con una fotografia concentrata anche sugli aspetti architettonici di un luogo e sulla loro relazione con la presenza dell’uomo. Qualunque sia la vostra street, per diventare tale dovrà essere vista, osservata, calpestata e fotografata con passione. E ieri Salvatore e Mario di passione ce ne hanno portata in abbondanza. Grazie.

MB

 

www.salvatorematarazzo.com

www.mariomencacci.com